Storia 

La prima biblioteca di Fara in Sabina nacque nel 1960; inizialmente in locali privati, fu trasferita nel 1972 nella Casa Comunale, per essere poi nuovamente trasferita nel Palazzetto di Monte Frumentario dove rimase fino al 2000.

Parallelamente, nel 1976, visto l’aumento della popolazione, fu aperta una seconda sede della Biblioteca nella frazione di Passo Corese, dove, grazie a fondi della Regione Lazio venne arredata e furono acquistati i primi importanti volumi che crearono le basi del suo patrimonio librario.

Venne creata, inoltre, la struttura organizzativa con l’assunzione di dipendenti dedicati al servizio bibliotecario che diedero impulso alle attività bibliotecarie sia nella Biblioteca di Fara capoluogo che in quella di Passo Corese.

Nel 1993, grazie a un contributo concesso dalla Regione Lazio, venne ristrutturata Villa Traversa a Passo Corese, che al termine dei lavori divenne la nuova sede della Biblioteca; non solo, tra il 2000 e il 2001 vennero acquistati gli arredi e allestiti degli spazi ad hoc destinati alla fascia d’età 0-14 anni.

L’ultimo intervento sulla struttura, grazi al progetto Valorizzazione dei luoghi della cultura del Ministero della Cultura, è del 2025, anno in cui si sono conclusi dei lavori di ristrutturazione che hanno visto un intervento sul tetto, la facciata e le aree adiacenti al giardino.

Ma perché a suo tempo era stata scelta Villa Traversa? La struttura era stata acquisita nel patrimonio comunale con l’intento di recuperare un immobile che rappresenta ancora oggi il  cuore della comunità. Molti, infatti, i ricordi dei cittadini legati a questa struttura di proprietà della famiglia Traversa. Il centro della comunità che diventa, simbolicamente, il crocevia dei saperi.

Il 28 Febbraio 2002, riuniti i volumi della biblioteca di Fara in Sabina con quelli di Passo Corese ed acquisito un notevole patrimonio librario, venne inaugurata la nuova e unica biblioteca del Comune nella Villa Traversa e intitolata all’Abate Alano.

L’Abate Alano fu abate dell’agenzia di Farfa dal 761 al 769, anno della sua morte; di origine franca, ma trasferitosi con la famiglia nel territorio reatino, si consacrò monaco. Fu dotto e piissimo, intento nelle cose di Dio e allo studio della filosofia. Tra i suoi scritti maggiori è un florilegio di omelie tratte dalle opere degli Antichi Padri ad uso liturgico, molto usato nel medioevo.

Nel 2025 la Biblioteca comunale Abate Alano è stata selezionata per diventare uno dei cinque nuovi presidi Nati per Leggere della Regione Lazio; inoltre, in virtù del lavoro svolto, il Comune ha ottenuto la qualifica di Città che legge 2024-2026.

Dal 2025 è possibile contribuire alle attività svolte diventando Volontario civico. L’attività di volontariato si svolge secondo il Regolamento comunale del volontariato civico.